L’edificio si stacca figurativamente dall’ambiente indeterminato del quartiere per dialogare con la scala geografica del paesaggio. Il lavoro di Valle cominciò con la critica della tipologia degli altri edifici lineari, già realizzati seguendo le regole del planivolumetrico, con corpi scala che distribuiscono due appartamenti per piano.
Concentrandosi sulla tematica del percorso d’accesso all’alloggio Valle propose un sistema fondato sull’idea che la distribuzione delle case doveva effettuarsi mediante vere e proprie “strade in aria” ogni tre piani. Questo principio fu direttamente ripreso nella sezione dell’edificio, mentre successivamente tre torri per le scale e gli ascensori furono spostate all’esterno del corpo in modo da liberare completamente il piano terra.
Il portico continuo del piano terra forma in questo modo un filtro trasparente tra la zona verde della corte e la strada. Si raggiunge questo portico che superano il fosso nel quale sono sistemati i parcheggi e le cantine.
Si accede ai piani superiori attraverso le tre torri scale e ascensori, colorate di rosso e situate lungo la strada all’esterno dell’edificio.I sei piani di alloggi sono divisi in due gruppi di tre, serviti dal rispettivo piano centrale al secondo e al quinto piano.
Uscendo dall’ascensore si prende un ponte che porta al piano libero di distribuzione. Il percorso verso la porta del proprio appartamento si accompagna con la visione panoramica del paesaggio. Ogni piano dà accesso, dai due lati, a undici gruppi di quattro alloggi (due sopra e due sotto) mentre nelle parti intermedie sono sistemati sei alloggi minimi. Problemi di gestione e di manutenzione hanno indotto alla separazione con inferiate dei tre settori dei piani di distribuzione, eliminando la possibilità di variare i percorsi d’accesso agli appartamenti.
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